Cavallo Akhal Tekè Horse - Cavallo Akhal Tekè

Vai ai contenuti


















Akhal Tekè a causa della sua zona di origine le possibilità di incrocio con altre razze è stata drasticamente ridotta. Tuttavia si registra un tentativo, peraltro fallimentare, di miglioramento attraverso l'utilizzo di Purosangue. L'utilizzo principale di questo cavallo era per le corse, tanto che l'Akhal Tekè conserva un "fondo" notevole. Poiché il cavallo nelle tribù orientali veniva, e viene tenuto tutt'oggi in grande considerazione come simbolo di ricchezza e poiché esso ha rappresentato per secoli un fondamentale mezzo di fuga e di salvezza in caso di attacchi improvvisi ad esso era riservata un'attenzione particolare. Esso veniva protetto con coperte dal freddo e dal caldo e veniva alimentato con mangimi a base di grasso animale (lardo burro), uova, mais ed orzo. Nell'antichità il cavallo era secondo solo al padrone di casa.
Allevato in zone aride in condizioni di vita molto dure l'Akhal Tekè risulta un cavallo molto agile e resistente, capace di resistere in zone assai calde o assai fredde, è quindi ottimo per vari tipi di discipline: endurance, trekking, salto ad ostacoli. In occidente questo cavallo è apprezzato anche per la tipicità del suo pelo il quale nei secoli ha assunto una particolare forma conica che gli permette di riflettere un numero molto alto di raggi solari. Questa strategia, assieme alla lunghezza degli arti che allontanano il corpo dal suolo hanno permesso a questo cavallo di sopravvivere al clima estremo del deserto.
La testa è di tipo orientale, collo e corpo snelli e allungati, spalle oblique, quarti inclinati e gambe lunghe e potenti dotate di ottimi piedi. Mantello in prevalenza baio, sauro, cremello, isabella, palomino, con caratteristici riflessi metallici.

  • Gli Akhal Tekè furono impiegati nella famosa spedizione russa da Ashakhabad a Mosca che copriva una distanza di 4000 km. Durante il raid questi cavalli percorsero 375 km nel deserto in soli tre giorni e assolutamente privi di acqua
  • Si dice che Bucefalo, il cavallo di Alessandro Magno, fosse un Akhal Tekè.
  • Gli Akhal Teke venivano chiamati anche "Levrieri del Deserto" per la loro velocità ed eleganza.














Via Piazza Chiesa, 27
25030 Erbusco (BS) Italia


Torna ai contenuti